Post in evidenza

La cialtroneria

mercoledì 23 marzo 2016

NOI SIAMO DIVERSI

Se ci fosse Oriana viva ce ne direbbe di tutti i colori. E avrebbe ragione. Siamo diventati smidollati in nome di una democrazia lassista. Oriana diceva che cullarci nell'indulgenza, nella tolleranza o nella speranza sarebbe stato un suicidio. Lei lo sapeva che i più intelligenti non stanno nelle caverne in Afganistan, ma stanno qui a casa nostra. Usando il suo linguaggio: "Si annidano nei gangli della nostra cultura e della nostra esistenza quotidiana. Vivono in una società che li ospita senza discutere le loro differenze, li accetta senza controllare le loro cattive intenzioni, e senza penalizzare le loro cattive intenzioni." Ecco qua che abbiamo guadagnato, nel pieno rispetto delle libertà di pensiero di tutti, ci siamo fatti il cappio. Sbagliato essere Democratici? Mai. Sbagliato rispettare le idee di Tutti? Mai. Sbagliato dare la possibilità di vivere il proprio credo a Chiunque? Mai. Cosa c'è di sbagliato allora? Usare la religione come pretesto e lasciarglielo fare. Permettere che le loro ottusità diventino il nostro incubo, in una società che aveva superato questi concetti. Oriana dice: al mondo c'è posto per tutti,- e a casa propria ognuno fa come gli pare, ma a casa propria; se a casa tua vuoi fucilare le donne che hanno un amante, oppure impiccare uno che scrive poesie, liberi di farlo se tutti stanno zitti. Ma da noi no. Il chador non lo vogliamo, e sposarci uno che ha quattro mogli neanche. NOI SIAMO DIVERSI. Ricordiamolo però, ricordiamo che noi siamo diversi, perché ABBIAMO voluto essere diversi. Con tutte queste storie di appiattimento di genere e cultura ci stiamo dimenticando l' A. B.C.Tina Anselmi altra grande donna, dice di stare attenti, di essere sempre a guardia perché le conquiste non sono mai definitive. E fa un bellissimo inciso quando sottolia che la normalità è il rispetto della norma, e la democrazia ha tanto bisogno di NORMALITÀ. Ricordiamolo che siamo normali, e che abbiamo rispetto per tutti, ma che PRETENDIAMO rispetto da tutti. HIC EST. Stiamo perdendo la dignità che il mondo civile aveva conquistato. I famosi inalienabili diritti, fra i quali quello alla vita e alla felicità, che fine hanno Fatto? Oh ma noi siamo quelli che aspirano alla felicità, e ci facciamo distruggere la vita da loro che manco cantano? Ma siamo narcotizzati, ecco che siamo. Non c'è bisogno di un battesimo o di un Allah qualunque, per avere una struttura, c'è bisogno di una coscienza, un'etica, una morale. Acquisizioni ben più complesse di un belare parole squinternate in un rosario di deliri. Ci vogliamo far Mangiare? Vogliamo che la culla della cultura sia mangiata da trogloditi Esaltati? La cultura del rispetto e dei diritti, mangiata dal videogioco dei Bruti di Polifemo? Il cilindro di Ciro ci sarebbe da sbatterglielo sulla testa a questi. È l'umanità ad essere grande, non Allah. Tutta l'umanità che si rispetta reciprocamente è grande, il resto non ci serve, non lo vogliamo, non sappiamo che farne. NOI SIAMO DIVERSI. Naomi Tolentinati

domenica 20 marzo 2016

MATURA

La maturità è la forma di espressione migliore dell'io. Maturo è compiuto, pieno, arrivato alla perfetta esposizione di sé,  fra colore, sapore, consistenza, gradevolezza. Così sono le persone, come i frutti quando sono fatti: Alla fine arriva la stagione Buona. Bastassero tre stagioni a far maturare la gente, sarebbe un mondo di colori meravigliosi.  Come si arriva alla Maturità? Qualcuno muore, ed ancora non sa di che parliamo, altri pensano di essere arrivati, ma non conoscono i parametri per indicare la sapidità o semplicemente l'aspetto maturo. Qualcuno davvero ci prova, ma gli mancano le condizioni; insomma fosse facile  diventare mela. Le credenziali per diventare grandi sono tappe obbligate attraverso le quali devi passare, altrimenti alla completezza non ci arriverai mai, e sarai sempre una mela verde che allega ai denti. Si cresce dietro sollecitazioni forti: La responsabilità verso un altro essere vivente, la gestione delle proprie risorse fisiche ed emotive, l'identificazione dei propri limiti oggettivi, la volontà di migliorare delle zone del proprio carattere che davvero non sono gradevoli, la capacità di mantenere con gli altri relazioni di qualità, la consapevolezza che di sicuro hai fatto del male a qualcuno, e ti viene voglia di chiedere  perdono, e non scusa, come fra due calciatori che hanno fatto un fallaccio.  Capire che non esiste nessuno che si possa trattare in corpore uili,  cioè facendo esperimenti come fossero esseri inutili. Mettere in fila una scala di valori che non sia rovesciata, rispetto a priorità in favore di desideri. Dare quel beneficio a chiunque, e fidarsi dell'amore di pochi. Imparare ad ascoltare oltre le parole, e agire prima delle richieste. Non dare credito ad ogni alito di vento, e tirarsi fuori da circoli viziosi che innescano dinamiche di nessun vantaggio. Intendere bene cosa sia sacrificarsi per qualcuno, e non avere mai il desiderio di rinfacciarlo. Tracciare il proprio solco senza seguire quello di un altro,  avere il coraggio delle proprie azioni e non scaricare responsabilità. Riuscire ad inclinare il piano della consapevolezza fino a fargli raggiungere la sponda della coerenza, questa credo in soldoni sia la maturità. A volte è non privarsi di un dramma che costruisce uno spessore. Insomma la vita facile, la discesa, il privilegio senza dazio, non sono propriamente i caselli in cui obliterare le proprie conquiste. La maturità che ho visto in pochissime persone è stata di solito il risultato di una vita complessa, piena di difficoltà, e costellata da poche concessioni. Di quelle persone ho un ricordo vivo, e una cristallina volontà di arrivarci. A me, manca ancora un po, ma cavolo se ci voglio arrivare, fosse l'ultima cosa prima di schiattare, dire: SONO MATURA. Naomi Tolentinati

sabato 12 marzo 2016

ADULANTI

"L'imitazione è la più sincera forma di adulazione." Così si dice... movimenti globali, nascono da questa stessa massima, come tendenze e modi di esprimersi che diventano virali... Mimare qualcuno è dire:" mi piaci, ti voglio assomigliare". Si imita il più ganzo, il più figo, il più accordato con la modernità. In questo gioco di similitudini che tocca tutti però, mi chiedo come mai, noi genitori che siamo i primi attori nella vita dei nostri figli, non riusciamo a farci imitare; i nostri figli non ci Adulano? O invece ci Adulano perfettamente, e quindi imitano di pari passo i nostri comportamenti, omettendo le nostre parole. Si, perché noi genitori abbiamo questo piccolo difettuccio, cioè dire una cosa, e comportarci esattamente al contrario. I figli da grandi copioni, ci imitano Sì, riproponendo integralmente ogni nostro comportamento che contravviene e contraddice le nostre parole. Chiediamo ai figli quello che noi non siamo capaci di fare a fatti, ma avanziamo a parole. I ragazzi sono coerenti, imitano, adulanti, tutti i nostri vizi, quelli che a voce condanniamo, ma a fatti pratichiamo. Incuranti di essere in contraddizione con noi stessi insistiamo sulla loro integerrima educazione, tralasciando completamente la nostra. Generazione di ragazzi maleducati... nata dalla mimica (a volte anche dalle parole) di adulti ineducati, risultato: cronache allucinanti di sere ordinarie. I figli imitano atteggiamenti e pensieri non detti, che valgono molto di più di messe cantate e tunichette da chierichetti. I ragazzi Capiscono tutto quello che vogliamo nascondere loro, o semplicemente comprendono alla perfezione le nostre inclinazioni e manchevolezze, che ci affanniamo a coprire con parole, facendole diventare un comportamento assunto in toto; il loro modo inconsapevole di denunciare le debolezze inconfessate dei genitori. Ci sono delle rare eccezioni, ma la regola di solito insegna che i figli sono uno specchio fedele di una realtà familiare spesso fatta di apparenza, di cocci messi insieme, di meschinità da cui non si riesce ad uscire, di teatrini imbastiti con attori scadenti i quali a volte danno il peggio di sé, imprigionando virtù e consapevolezza che li farebbe ostaggi di sé stessi. L'adulazione è una forma di adorazione- Sì i nostri figli ci adulano davvero, e come... talmente tanto da diventare copie di individui che pretendono dagli altri ciò di cui loro non sono capaci. Chiedono e avanzano contese esattamente come i loro genitori, che li travestono da buoni propositi. Camuffano le intenzioni dietro alle parole, ma i ragazzi che notoriamente non ascoltano le parole, ma capiscono solo le intenzioni annotano minuziosamente gelosie, vanità, biliosita', meschinità, tradimenti, prepotenze, arraffamenti, e arrampicate che non tengono conto di niente e nessuno. Il buon esempio nasce dell'esempio...... Di che vi Meravigliate? Figli Adulanti
Naomi Tolentinati