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La cialtroneria

domenica 15 novembre 2015

STUPIDI INTEGRALI

Qualcuno ha rubato la scenografia. Il cielo è grigio, il futuro è grigio, il presente più tendente al nero che al grigio. Senza pannelli, senza arredi, senza colori, si va in scena con la sola recitazione, senza supporti, senza ambienti: improvvisazione. La scenografia che delimita una situazione, un luogo, una sensazione, non c'è più, qualcuno l'ha tolta in favore dell'incertezza, è decisione di pochi che ognuno se la cavi per proprio conto, senza copione. Si recita senza parte, la commedia è in corso d'opera, gli atti, in mano a degli attori improvvisati, sprovveduti, e anche parecchio imbranati. Si avvicendano sul palco senza logica, senza storia, monologhi sconclusionati, dialoghi deliranti. Parlano di morte senza sapere cosa sia la vita, e di libertà senza porre la facoltà di scelta. Commedianti farabutti, senza arte, mestiere, etica; frugano fra spettacolini di second'ordine, clonando battute scadenti, tristi, demode'. Questa è la realtà, una commedia sbiadita, venuta male, priva di motivi, di reali convinzioni, scadente nei contenuti, fanatica di idee mal sane, adorante maestri apostati. Sembrano attori di cabaret privi di talento, privi di piglio, privi di legami con l'arte e con la stessa vita. Un pericoloso gioco creato da registi dissennati,sanguinari, senza scrupoli, senza vocazione per l arte, perché la vita è un'arte, e se non la capisci fai un sacco di danni, e sono danni senza soluzione. I danni dei folli, di quelli che non hanno coscienza delle conseguenze delle loro azioni. Stupidi integrali.

martedì 3 novembre 2015

LE BELLE PERSONE

Solo la bellezza ci può salvare. Si ne sono certa, e la bellezza di cui parlo, non è effimera vanità che consuma se stessa, ma una bellezza universale, che sale da dentro e si manifesta sobriamente, lasciando la sfera più preziosa in ombra, in intimità, scarna di ostentazione, perché non nutre un ego, ma un modo di essere: essere BELLI. L'aurea visibile, delle belle persone, è così rara da diventare un caso fortuito, come le albe boreali, le devi andare a cercare. L'empatia, l'altruismo, la comprensione, la capacità di ascoltare, la veridicità di una dichiarazione, la serietà, la coerenza, la riflessione, il silenzio, rimangono i connotati più fedeli delle belle persone. Il chiasso, la prevaricazione, l'arroganza, l'egoismo, sono elementi distintivi di bruttezze che si trastullano in orti di bassa qualità; gravida di pessimi frutti anche la bruttezza passa da dentro a fuori, e non bastano ceroni, tinture di capelli e smalti a camuffarla, perché uno sguardo o un'espressione rivelano la malefatta. Io amo le belle persone, quelle con la luce negli occhi, quelle che riempiono le parole di senso e di interesse. Quelle che comprendono concetti elementari e complessi con la stessa semplicità, e non ingombrano la bocca con stucchevoli ed imbarazzanti luoghi comuni. Mi piacciono le persone con lo sguardo aperto, diretto, anche sfrontato ma vero, quelli che non abbassano la testa perché l'hanno pensante, non pesante. Amo le persone da cui imparare un fare, un dire, un agire. Amo le persone complete, cresciute, strutturate e strutturanti. Amo le persone più giuste che benevole, amo le persone più sbeccate dalla vita come porcellane di valore, che senza ammaccature ma di plastica. Amo le virtù, i virtuosi, e non i virtuali. Amo le BELLE PERSONE. Naomi Tolentinati