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La cialtroneria

venerdì 18 settembre 2015

LE RIVOLUZIONI AL ROVESCIO

Revolution. Rivoluzione. Trasformazione. Mutazione. Cambiamento. Siamo nell'era delle rivoluzioni più veloci che la storia dell'uomo abbia vissuto. L'automazione, l'informatizzazione, la meccanizzazione, le scoperte scientifico/mediche; una serie di stravolgimenti sociologico/culturali, hanno reso le nostre vite non paragonabili neanche a quelle dei nostri nonni. Tutto muta nel giro di qualche mese.Il problema è che la velocità dei mezzi, non segue la velocità del pensiero. È come essere su di un nastro rotante che corre follemente, e tu sopra, non riesci a correre adeguatamente:cadi e cadi e cadi. Le rivoluzioni dei mezzi sono logiche, ma il nostro approccio ad esse è analogico, dunque avente bisogno di un tempo fisiologico per assimilarne gli usi e i benefici. Di fatto assimiliamo velocemente le rivoluzioni che decidiamo di fare personalmente, il resto lo subiamo, ci assoggettiamo a nuovi modi, che non abbiamo deciso;la logica di qualcuno, diventa l'analogica di un altro. Io sono una che di rivoluzioni ne ha fatte, e ne fa di continuo. Per me ogni giorno è una rivolta, ogni rivoluzione personale apporta una novità, un cambiamento, un proponimento, una decisione fatta stato. Nella rivoluzione ci trovi un motivo, uno stimolo, un mandato, un principio. Ognuno decide le sue battaglie: politiche, ambientali, sociali, culturali, familiari; l'importante è rivoluzionare qualcosa che a lungo termine potrebbe diventare conservazione o quiete dissolvente. Mutare l'asse di rotazione di situazioni o modalità, che potrebbero diventare dannose. La faccenda seria però, è che per fare le rivoluzioni, ci vogliono un sacco di energie e tanta coerenza, cioè ci vogliono le palle, presupposto non prontamente riscontrabile nel maggiore dei casi. Le rivoluzioni logiche quasi sempre sono più facili, perché sono la consequenzialita di scoperte che ti portano a quel punto tuo malgrado. Le rivoluzioni analogiche invece, non ti portano alla soluzione grazie ai numeri, ma grazie alla determinazione e congruenza morale di un pensiero onesto, risorsa che non ti propone un PC, ma che devi attingere dalla tua forza di volontà o.... due palle quadrate. Lascio a voi le conclusioni del caso, vi lascio confrontare le fiorenti rivoluzioni tecnologiche, e le non parificate rivoluzioni sociali. Di come sia più facile mettere in mano un telefono ad un profugo, anziché educarlo ad una democrazia più equa. W le rivoluzioni al rovescio.

mercoledì 9 settembre 2015

DEDICATO A CATERINA

Ieri una mia cara amica mi ha detto: Tutti abbiamo dei sogni. Questa È una dichiarazione che credo di aver sentito tante volte quanto il mio nome. Fra la frase fatta, e la frase che abbia un senso però, c'è una differenza che non credereste.  Se uno vi dicesse OGGI, ADESSO, qual'è il tuo sogno, dimmelo e si avvererà subito. Ma attento,  perché accadrà davvero, quindi attento a ciò che chiedi. Finché le cose rimangono parole, siccome non costano, e non pesano, si pronunciano a cuor leggero, ma siete sicuri che, avendo la certezza che una cosa accadrà, chiedereste proprio Quella? Io, da ieri che la mia amica mi ha posto la questione, sono andata in tilt. E dire che sono una con un humus mentale abbastanza prospero, eppure ad ora non sono sicura di niente, avendo la certezza di ottenerlo. La casa Bella? Viaggiare Tanto? Avere un armadio pieno di Lanvin? La pace nel Mondo? Debellare il Cancro? La casa bella va pulita e mi serve la colf,  ma se non sta nel patto del desiderio (casa +colf),  diventerei schiava dei pavimenti, e Jefferson avrebbe fatto una battaglia vana. Viaggiare tanto sarebbe fantastico, ma quando sono fuori, non vedo l'ora di tornare a casa, perché sono una piena di radici culturali e affettive. Avere un armadio pieno di Lanvin mi piacerebbe, ma se poi la collezione più bella la fa Chanel mi incazzo. La pace nel mondo ho capito che la voglio solo io, visto che i nostri nonni hanno combattuto regimi totalitari con la vita, e noi idioti e coglioni stiamo cedendo la cultura e i diritti ottenuti,agli islamisti integralisti. Gli stiamo facendo colonizzare l'Eurabia,  senza mettere i puntini sulle I, cioè siete benvenuti solo se ci rispettare, e vi rispetteremo solo con la contropartita di un profondo rispetto per la cultura occidentale, sennò rimaniamo ognuno a casa nostra e potete lapidare chi vi pare sulle vostre piazzette. Non mettere in chiaro questa cosa  significa che della pace e della libertà ottenuta a nostra volta col sangue, non ce ne frega proprio niente, e i partigiani sono morti invano. Debellare il cancro mi piacerebbe, a patto che una volta sconfitto, il beota che viene salvato non si va a fracidare il fegato con droghe o alcool, altrimenti lo faccio secco io di mia volontà, la gente li cerca arbitrariamente spesso i modi per sconocchiarsi la salute. Allora che Rimane? La Felicità?  Si, questa è l'unica aspirazione che ho, ma la felicità deve essere condivisa, se tu sei felice e i componenti della tua famiglia , le tue amiche, i tuoi affetti non lo sono a che Serve? Dunque, il tuo sogno, non è mai una questione solo tua, per ogni sogno sono coinvolti gli altri, e questi altri, a volte, vogliono cose diverse anche se assurde. E il cerchio non si chiude. Allora io faccio così,  cioè faccio quello che posso, cerco di mantenere la mia integrità di pensiero, di mantenere le mie passioni,  e di essere un sostegno per quelli che mi sono  cari, e continuare a fare delle mie battaglie di pensiero un modo di essere. Non sarà proprio un gran sogno, ma è quello che mi posso permettere... Dedicato a Caterina Naomi Tolentinati

martedì 8 settembre 2015

DOMANI È MERCOLEDÌ

Oggi è martedì, una di quelle giornate di mezzo. Il martedì non lo sopporto, mi toglie dal mondo, non riesco mai a caratterizzarlo, o connaturarlo con qualcosa che mi piaccia. Io sono una che ambisce a vivere ogni giorno, con una frase scelta, e una foto ricordo. È dura lo so. Però non posso non pensare che ogni giorno debba avere sia il suo male, che il suo bene, e nel mezzo un ricordo. Non posso pensare, di chiudere una giornata, senza essermi incazzata, o senza essermi fatta una risata. Sento tutte le emozioni, passo dall'ansia al menefreghismo nel giro di una frase, e dagli sguardi indemoniati a quelli dolci nel tempo di un bacio. Mi dicono che sono lunatica, ma quale luna. La luna ha da fare di meglio che regolare il mio umore. No, la verità è che ognuno di noi attraversa i piani della propria emotività,a volte in ascensore, a volte usando le scale, ed altre facendo paracadutismo. Modi di andare su, e tornare giù, dettati delle circostanze e delle necessità, maniere di sentirsi vivi con i mezzi che ognuno ha a propria disposizione. Il modo in cui ti sposti nei piani della tua mente, indicano la fretta, la necessità, la rabbia, il tempo, l'azzardo o semplicemente il bisogno di modulare pensieri e parole. Non tutto si muove con puntuale armonia come una scala melodica, a volte i passaggi gracchiano, saltano, cigolano, respingono suoni ed idee, quello è il martedì. La giornata delle cose che passano e non le trattieni, delle frasi dette e non scolpite. Domani però è mercoledì

giovedì 3 settembre 2015

PRETENDIAMO UOMINI VERI

Vado su una montagna, sono arrivata a questa conclusione, non sono adatta alla comunità, siccome la clausura è il concatenamento di troppi cicli mestruali che si incrociano, opto per l'eremo. Ci sono giorni in cui gli uomini mi stanno sulle palle. Vivono di autocelebrazioni, la storia è la testimonianza delle loro follie all'apoteosi, se così non fosse, non avremmo né le Piramidi, né il Colosseo; abbiamo perso i Giardini Pensili per mala gestione cameratesca. Si gongolano sul loro ego cigolante, perdendo di vista le priorità: fanno la fine dei conigli. I nostri uomini italici sono progettisti di piramidi ologramma, in compenso però ci stiamo riempiendo di uomini di culture a noi distanti, che popolano tavoli di bar nelle ore in cui si dovrebbe essere produttivi, i quali sfidano con sdegno e dispregio le donne europee; il mio disappunto è come per le mosche. Divento furiosa, da una parte abbiamo uomini rincoglioniti dalle loro piramidi giocattolo, oratori assidui di gesta prive di ogni interesse o eroicita'; dall'altra, stanno prendendo piede uomini, che le nostre madri hanno combattuto e vinto con guerre ideoligiche estreme, che a casa nostra ci considerano con spregio, irrispettosi negli sguardi e nei modi. Entrambe i tipi non sono uomini veri, sono uomini che colmano dei deficit infimi. Oriana diceva che ci sono momenti in cui tacere diventa una colpa; mi pare di capire che questo è uno di quelli. Che gli uomini diventino veri uomini, e che le donne li pretendano! Ditelo!

martedì 1 settembre 2015

BUON LAVORO A TUTTE

È già settembre. Il primo settembre è universalmente riconosciuto da tutti come l'anno di lavoro che inizia: nuovi programmi da sviluppare, buoni propositi da mantenere, lavori da cercare. Settembre è il mese dell'organizzazione, della proposta, dei business da proporre o da fare. Vogue fa il suo September Issue, una vera istituzione; il guardaroba declina in favore di colori e pezzi più impegnativi. L'imperativo di questa stagione che verrà, sarà una gonna di media lunghezza, portata quanto più alternativa possibile. Colori chiari, calibrati alla stagione fredda, e tanti mix, tante trasversalità, tante inspiegabili atonie che ci piacciono un mondo. Improvvisate, sia nel guardaroba che nella vita. L'improvvisazione richiede fantasia, pensiero, filosofia, capacità di domare la scena e la situazione. Il mio istruttore mi dice sempre: "non lavorare in apnea, ricordati di respirare." Sembra una cosa stupida da dire Vero? Eppure è così, a volte iniziamo dei percorsi, dei progetti, delle esperienze, senza aver preso fiato, senza aver aperto il diaframma ed ossigenato la testa, in apnea, sottovuoto, finché non ti accorgi che sei senza fiato e panci, e boccheggi alla ricerca di un filo d'aria che rigonfi i polmoni. È settembre, l'ora di prendere fiato e darci dentro, non dimenticando Mai di continuare a respirare, mentre improvvisiamo a noi stesse, e alla vita, con una dose massiccia di glamour. Abbiate cura di essere belle ed ossigenate, sarà più facile. Buon lavoro a tutte.