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La cialtroneria

mercoledì 6 giugno 2012

ARTE

Arte. Un mondo, una definizione che sfugge.
L’arte è sentire come ho detto molte volte, il sentire dell’arte non ha tempo, età, estrazione sociale, religione, lingua.
L’arte è UNIVERSALE.
Tutti possono comprenderla, purché ci si avvicini ad essa senza pregiudizi e preconcetti. L’arte non è solo quella dei grandi, dei quotati, dei geni, dei musei, quello è business, altro apparato conseguente a qualunque talento che sopperisce lo spirito libero e lo convoglia verso quello commerciale, risponde all’impulso di ciò che vuole il mercato.
Questa non è l’arte che mi piace, l’arte che mi piace è quella dettata dalle emozioni, dalla pancia.
Perché l’arte è sentire, è vedere, è udire, è toccare, l’arte è sensoriale.
I cinque sensi sono la caratteristica del genere umano pensante, è con essi che nasce l’arte.
Dunque non è dominio di pochi, ma di tutti, bambini compresi.
Volete conoscere degli artisti? Ve lo presento io, sono bambini di otto anni che hanno dato vita ad una piccola mostra di quadri realizzati, dal loro talento alla genesi, in cui hanno espresso le loro emozioni, trasmettendole con colori e tratti.
Hanno raccontato di amore,tristezza, paura,felicità,rabbia, usando gli strumenti che avevano a disposizione: l’osservazione e il loro sentire. Ne è uscita una galleria che nulla ha da invidiare a quelli che si fanno prendere dalla sindrome di grandezza solo perché qualcuno paga le loro tele.
Sono stati bravissimi e soprattutto talentuosi, come recita il precetto dell’arte: sono stati emozionati dai loro sensi e li hanno espressi con la lingua universale.
Voi sareste capaci di attribuire un colore ad un’emozione, e poi di farla diventare immagine? Provate, provate e vedete se è una cosa così semplice o se è una cosa che stiamo perdendo perché: non sentiamo più… viviamo senza percezione e i sensi che usiamo non sono davvero cinque o almeno non completamente.






Una perdita, una grossa perdita, perché stiamo sopperendo la base dell’umano vivere cioè le emozioni, e questo ci porterà alla povertà, all’aridità, alla disperazione, senza capire cosa ci è mancato e di che colore è la felicità, che sfumature ha l’amore e che arcobaleno è l’amicizia.
A domani!

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