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La cialtroneria

lunedì 7 luglio 2014

RI-PIego

Avete mai la sensazione che qualcuno viva un ripiego? Osservo, chi vive qualcosa, o qualcuno che non ha scelto, o ha scelto in seconda istanza, come il piano B, con una sorta di apprensione, mi sembrano anime incompiute, come delle sinfonie che erano state pensate per un pubblico grandioso, e si ridimensionano a feste di rione.. Il lavoro che desideravi e che non hai trovato, la donna che amavi e che sta con un altro, il viaggio che volevi ma era troppo caro, la città in cui volevi vivere ma le circostanze ti hanno cambiato i piani. Si dice che per vivere bene bisogna avere una grande capacità si adattamento, ma che differenza c'è fra l'adattamento e il ripiego? Io credo che alla base di questi due termini, apparentemente sinonimi, ci siano due mondi emotivi non speculari; l'adattamento coinvolge la ragione, il ripiego il cuore. Se la ragione ti dice che quella scelta è la più vantaggiosa, non avrai remora ad adeguarti a ciò che hai deciso scientemente dopo una serie di valutazioni oggettive. Ma se nella valutazione è coinvolto il cuore, quale sede di passione, di ardore, ecco che la scelta prende una piega diversa, quella appunto del ri-piego. Il vorrei ma non oso, diventa l'origami su cui prenderà forma una decisione pensata in un modo e realizzata in un altro, e che ti lascerà sempre l'amaro in bocca. I motivi possono essere disparati, l'esito frustrante. La passione non trova adattamento, trova solo: o il canale dove sfociare o il materiale per estinguersi. L'adattamento è legato alla sopravvivenza come necessita, la passione è la necessita di vita, ripiegare è sussistenza. Modi e mondi lontani che nonostante tutto a volte si coadiuvano ma non si completano. Da pensare. Galleria

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