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La cialtroneria

venerdì 22 agosto 2014

UN ALTRO PIANO..

"Non è quel che vidi che mi fermò, ma quel che non vidi", così dice il pianista sull'oceano di Baricco.Facciamo troppo affidamento sugli occhi, pensiamo che solo cio' che vediamo sia una spiegazione, o una motivazione valida per fare, o non fare. Paradossalmente è quello che non si vede, a fare la differenza. La sensazione disattesa, o il contorno di una ipotesi poco probabile, sono il non visto di una sciagura evitata, ma anche l'ombra che appartiene ad una sottile felicità, o il profumo di una nuova brezza, fanno parte dell'elenco dei non visti, ma percepiti, e comunque evitati. Siamo talmente materiali, da non riuscire neanche a leggere, come direbbe Leonardo, nella cenere di un fuoco bruciato, perché per vedere il fuoco abbiamo bisogno che la legna bruci e magari ci scotti, giusto per esserne certi. "Quel che non vidi" di Novecento, si riferiva al mondo, ed ai suoi abitanti, l'assenza o negazione della sua aspettativa, lo trattenne sulla sua nave fino a morirne. Quello che non vedo nelle persone, spesso, mi spinge a non frequentarle, o ciò che non vedo nelle istituzioni mi allontana dall'averne fiducia. Il mancato impegno, come la mancata serietà, sono il non visto, che scredita una figura che VEDI, dunque ciò che non VEDI, spesso ha molto più peso di ciò che guardi, perché l'occhio è limitato ad un orizzonte, la sensibilità del cuore no. Poi le combinazioni che si possono fare con i tasti non visti sono infinite, ma questa è un'altra musica. Un altro Piano..

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