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La cialtroneria

mercoledì 9 maggio 2012

AMICI O NEMICI?

Buon giorno!!!
Stamane ho iniziato la giornata con caffè insieme ad amica, fantastico. Fare una chiacchierata con chi mi è caro dopo aver portato a scuola i figli mi fa sempre davvero bene. Mentre eravamo a prendere il siero dell’amicizia, sul tavolo c’era il solito giornale che titola le solite catastrofi, tutte vere, ma di nessuna edificazione. Dopo aver letto il quotidiano ti senti appesantito dei guai del mondo a cui tu puoi fare bene poco, se non gonfiarti il fegato. Io e la mia amica abbiamo continuato con i nostri discorsi, quelli veri, quelli che si fanno fra persone che hanno davvero interesse l’una per l’altra, contrariamente all’informazione che a volte viene trattata da gente che non ha alcun interesse per l’argomento che scrive. Ma quali siamo noi: quelli delle conversazione con le amiche o quelli del giornale che fanno solo un sacco di danni??
Entrambi. I danni li fanno gli amici allora? Ciò significa che non siamo buoni amici se non siamo capaci di discutere un comportamento immondo, con chi lo opera. O chi si comporta male non ha amici? Hanno si degli amici, ma falsi, che sono immondi quanto i protagonisti della cronaca nera, e che si spalleggiano vicendevolmente le loro furfanterie.
Così, con amici falsi il mondo si degrada, va sempre più giù, sempre verso un fondo senza ritorno, senza virtù cui appellarsi. Da piccola quando sentivo parlare di ladri o omicida, ero curiosa di sapere che faccia avessero, nella mia mente da piccola non concepivo che una persona con tratti umani fosse capace di fare del male. Volevo credere che le persone comuni fossero delle tutte delle brave persone, ed i cattivi con un aspetto affine al comportamento,ma poi aimè  ho scoperto che i cattivi hanno la stessa faccia di tutti , senza segni, mi è crollato il mondo sopra, perché non capivo come si potessero riconoscere. Come riconosci un cattivo? Solo dopo che ti ha fatto del male, o che lo ha fatto ad altri. Troppo tardi.
Ero a Macerata per la Fiera del Libro la scorsa settimana, e mentre osservavo la gente che mi sfilava davanti  una cosa ho notato comune e tutti: nessuno ride più. Sembrano tutti avvolti da una fitta coltre grigia dalla quale non passa più uno spiraglio di luce, positività, lievità. Una tristezza radicata, gestisce una mimica assente, come ad indossare una maschera che ha sempre la stessa faccia di plastica. Ma è gravissimo. È la morte del buon vivere. Da cosa ci facciamo opprimere? Da Monti? Dal debito pubblico, dalle tasse, dal lavoro, dalla politica sterile che non ha dato nulla e toglie anche quel poco che ci è rimasto. Un deserto, anzi una selva di delinquenti.
Non capiamo chi sono i cattivi e quanti ne sono (troppi) e per questo siamo tristi, tutti soli a combattere il nemico che si nasconde dietro sembianze umane, amichevoli, autoritarie, ma che del nostro benessere è assolutamente disinteressato.La società decadente ci sta togliendo il sorriso.
Il monito di non dare confidenza agli sconosciuti è più efficace che mai.
Le mie amiche come sicuramente le vostre sono sempre le stesse, per mia fortuna, ma i fatti di cronaca mi inducono a pensare che siamo in pochi ad avere intorno persone sane, vere, senza brutte pieghe, e senza segnali allarmanti, indipendentemente dal ruolo pubblico. Sarà per questo che ancora nonostante tutto ho voglia di sorridere….
A domani!

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