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La cialtroneria

giovedì 14 agosto 2014

PENSAVAMO FOSSE AMORE..INVECE..

Mi è capitato di leggere la lettera della suocera famosa. Imbarazzante. Tutto profondamente ridicolo. Premesso, che non sono mai stata estimatrice del genero, non mi piace il genere, ma davvero la signora ha reso goliardica, una situazione che doveva essere risolta fra le pareti domestiche. Primo, non si usa un mezzo pubblico, fra l'altro usando soldi pubblici, per farsi una giustizia personale, da donna ferita e risentita. Secondo, ha fatto fare a sua figlia la figura della deficente, che ha bisogno dell'intervento della mamma, affinché le sia restituito il gioco, come all'asilo. Terzo, è scesa in particolari intimi che lei non può sapere , perché sono sicura che il de-genero, come lo chiama ma lei, non l'abbia chiamata nel momento dei suoi, semmai, gloriosi amplessi. Quindi la signora se voleva fare la gallina offesa avrebbe fatto meglio a farla nella sua aia. Cadute di stile pazzesche. Fra moglie e marito non mettere il dito, se hai bisogno di denigrare per interposta persona, ha fatto bene a mollarla la tipa, che fra l'altro è pure brutta e antipatica. Noi gente comune ci chiedevamo come facesse a starci, e lei viene fuori sorpresa? È proprio vero che a non mettere un orecchio fuori, si perdono un sacco di preziose informazioni. Non si fa; ne dà nonna, ne dà mamma,e se una ragione c'è, è sempre il tempo a rivelarla, ma si da il caso che fra due la ragione è in mezzo, sempre, anche a loro, famosi, è toccata l'onda del: pensavamo fosse amore invece era un calesse.

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