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La cialtroneria

venerdì 11 luglio 2014

DISCUTIAMO?

Se ne discute. Di cosa? Di tutto. La discussione è quanto di meglio si possa immaginare per chiarire delle idee, che se non espresse a voce alta, e con un contraddittorio, possono essere sdrucciolevoli e non ben argomentate nel contesto. Tutto rimane circoscritto nello spirito costruttivo finché l'altro non ha la pretesa di convincerti, portarti dalla sua parte, prevaricare la tua idea, imponendo la sua come la più giusta, la più pensata, forse solo perché è la più comune, l'idea più consueta ha la pretesa di essere riguardata come la migliore. Niente di più sbagliato per consolidare luoghi comuni. Una riflessione, un pensiero, se non istruisce una filosofia o una condotta capitale, ha diritto di rimanere tale: un pensiero personale. Il diritto di pensarlo, ed il dovere di rispettarlo senza sindacarlo, e smembrarlo nelle sue parti più intime per cercare la ragione. Chi cerca la ragione è solo arrogante, si può condividere un'idea senza farne parte, rimanendo ognuno con la propria integrità emotiva o culturale. Qual'è il male? Che non la pensino tutti come noi e si evitino le discussioni? Ma se le discussioni sono sempre state vendute a slogan cubitali come fondamentali, adesso non vogliamo più discutere? La discussione mette in luce dei buchi neri nella struttura di un pensiero, poco pensato, o preso in prestito, allora per non fare la figura degli idioti la gente non discute, litiga. Irrispettosi perché senza armi alternative, senza un pensiero personale da domare, dominare, gestire. Quelli che ti dicono,se ne può discutere, di solito vogliono litigare, perché chi è abituato a discutere non ha bisogno di dichiararlo, lo fa e basta. Discutiamo? Galleria

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