Sono circondata da donne, interagisco tutto il giorno con le donne, ho sempre lavorato con loro, ho delle amiche splendide, lettrici intelligenti, brillanti, curiose, creative, esplosive, interessanti, imparo da tutte, tutti i giorni. Ogni giorno qualcuna di voi mi insegna di sicuro una cosa che non sapevo, o capisco una sfumatura che mi era sfuggita, non vi sembrerà ma sono molto attenta sapete, sono curiosa, e mi piace sentire la voce di tutte. Però, c’è un però, purtroppo non tutte le donne sono una specie di Eden, a pensare alla cacciata dal paradiso delle donne ci sono le saputelle. Le saputelle che ostentano un presunto sapere su ogni tema, e irrompono in ogni argomentazione certa o incerta, sono davvero insostenibili. Saccenti senza titolo, antipatiche per antonomasia, le sapute riescono a dilapidare una reputazione. La reputazione che distruggono è quella delle donne pensanti, intelligenti, caute nei giudizi e calibrate con le parole. Le saputelle non le contieni, neanche e recintarle, scavalcano, scalciano, belano, trovano un modo per farsi sentire anche se tu le ignori, imbavagli, minacci; niente, parlano a vanvera. Credono di sapere tutto, che cosa sanno? Quasi mai nulla/niente, si interessano di fatti, quasi mai di concetti, pensano che il fatto spieghi un concetto, non è sempre così. Le sapute non colgono le sfumature, vanno per accettate grossolane, e non sanno pennellare né emozioni, né sensazioni, parlano senza senso, e nei loro deliri pensano di essere infallibili: io sono basita. Delirano di onnipotenza, onniscienza, e miracoli vari. Ferme per carità. Sapere qualcosina, è lontano dal concetto di sapere tutto; avere la minima visibilità, è lontano dalla fama; saper parlare, è lontano dall’infallibilità. Ridimensioniamoci per carità, osservo a volte sia nella vita reale, che nei vari canali interattivi e multimediali, donne che mi fanno paura. Sì, mi spaventa la loro sicurezza spavalda, sfacciata, non modulata dalla consapevolezza di chi sono davvero. Un po’ di audacia nella vita ce la vuole, ma quando la troppa fiducia di sé e dei propri mezzi sfocia nell’insolenza e nell’arroganza, nel senso di arrogarsi una ragione perché sapute, qui sarebbe il caso di fare due conti con se stesse … ma chi glielo dice? È come fermare un treno in corsa, provate e mettervi davanti e vedete che frittata. Le esperienze VERE nella vita sono formative, ma anche la meditazione è importante per dimensionare l’io ad una forma reale umana, e credibile. Le saputelle non le vuole nessuno, nessuno spera di avere vicino una così, allora ogni tanto fermarsi, respirare, osservare, capire e contare prima di parlare aiuta …
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A DOMANI!!
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