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La cialtroneria

venerdì 9 novembre 2012

GALATEO

“Ben vestito dee andar ciascuno secondo la sua condizione e secondo la sua età, perciochè altrimenti facendo pare che egli sprezzi la gente.” Questo dice Giovanni Della Casa, nel suo libro, pietra miliare, del Galateo. Dalla Casa, assoldato dal vescovo Gallazzo per stilare un manuale che conducesse verso: “ I piacevoli modi e gentili che hanno la forza di eccitare la benevolenza di coloro cò quali noi viviamo, così per lo contrario i zotichi e rozzi incitano altrui ad odio ed ad disprezzo”, scrisse quello che ancora teniamo in considerazione come il vero Galateo Era il 1552, eppure i termini di una buona convivenza sociale rispondevano alle stesse esigenze di oggi. La grazia, la gentilezza, il porsi con garbo, sono le pietre di fondamento per poter avere buoni rapporti sociali. Se leggeste tutto il libro, converreste con me che, tutti i consigli illustrati non sono altro che l’induzione al buon senso e al buon costume, perché quello che non ci piace ricevere in termini di comportamento o azioni, di solito non si dovrebbe fare, noi per primi. Dalla Casa affronta praticamente ogni aspetto della vita sociale, compreso come vestirsi; ho citato in apertura che un sintomo di rispetto verso terzi, è quello di avere un aspetto decoroso, asseconda delle proprie possibilità, ma comunque rispettosi, così da non sembrare sprezzanti nei confronti del nostro interlocutore. Bella questa sfumatura, io lo dico da sempre che vestirsi in modo consono, è un modo per porsi al mondo con rispetto, ma che lo dica anche Della Casa, avvalora la mia tesi dei secoli. Non avere  un aspetto sciatto, trasandato, incurato, (e non intendo costoso, ma decoroso) è un mezzo efficace per tenere in  alta stima le persone con cui ogni giorno abbiamo a che fare, e soprattutto trasmettere la nostra di autostima.  “Essere costumato piacevole di bella maniera; il che nondimeno è o virtù o cosa molto a virtù somigliante”. Inutile parlare di nuovi costumi, e nuovi modi di fare, la natura umana è sempre la stessa (peggiorata di sicuro per certi versi), quello che apprezza è sempre un modo di fare piacevole, gentile, aggraziato, il che di solito è accompagnato da un aspetto gradevole e attraente, non in senso erotico, non per un fine sessuale, questo è tutto un altro apparato che nulla a che fare con il tema che voglio mettere in luce, ma la grazie della buona educazione e del ben vivere. Le donne non si vestono solo per sedurre, cari uomini, le donne si vogliono vedere belle (parlo di donne intelligenti e di gusto) per rispondere ad una vera esigenza per se stesse, e non per “acchiappare”, amano  essere trovate sgradevoli in termini di femminilità e rapporti sociali. Il fine è molto più alto e di diversa mira, rispetto a quello che pensa il maschio medio … continuo la mia lettura e sono certa che troverò tanti altri spunti da condividere con voi… a domani!   
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CIAO!!

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