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La cialtroneria

martedì 27 novembre 2012

PENSIERO LIBERO

Ragazze oggi non so di cosa parlare, mi sono fatta il mio solito giro, ma niente. La politica un pianto, sentire Renzi e Bersani litigare come due scolaretti dell’asilo mi mette solo tristezza. Nello spettacolo peggio, li a litigare sono la Ventura e Arisa, o i due fidanzati di Halle Barry, altra tristezza. Nel mondo della moda è novembre e tutto scorre fra un maxi cardigan e un leggins. Insomma niente di niente. Ma dal’altra parte chi se ne frega di quello che accade fuori, quello che ci interessa è ciò che accade dentro … dentro ad ognuno di noi, dentro alle nostre case, dentro al nostro ufficio, dentro al nostro uomo, o dentro a nostro figlio. Qualcuno sembra voler vivere la vita degli altri, dimenticando di vivere la propria. Qualcuno dimentica che osservando l’esistenza altrui non riesce a migliorare la propria, forse si possono prendere spunti, ma le dinamiche, le azioni, le decisioni, rimangono ognuno per sé. Ognuno di noi è fautore di un’esistenza unica, diversa, scelta, voluta. Ogni giorno con la vita di tutti si potrebbe fare un giornale, un quotidiano, un telegiornale. Il fatto che nessuno dia importanza alla vita dei singoli, non significa che non abbia valore. Shakespeare dice che “Vi è qualche particella di bene anche nelle cose peggiori, basta saperla estrarre”, anche nelle miserie o nella routine c’è qualcosa di buono. Basta saper vedere. Riconoscere e assegnare nomi alle sensazioni, ai fatti di ogni giorno è fondamentale per capire che anche la nostra vita non ha nulla da invidiare a quella di nessuno. Un uomo che ti ama, un figlio che ti abbraccia, un’amica che ti stima, un riconoscimento lavorativo, un estraneo che ti sorprende, un vecchietto che ti chiede aiuto, un passante che ti sorride. Tutti momenti da riconoscere, da vivere, per se stessi, non per gli altri.
Camus dice una cosa meravigliosa con la quale concludo:
“Se c’è un peccato contro la vita, è forse non tanto disperarne, quanto sperare in un’altra, e sottrarsi all’implacabile grandezza di questa.”
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