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La cialtroneria

sabato 29 settembre 2012

ERA MEGLIO QUANDO ERA PEGGIO

Scusate ma oggi sono in seria difficoltà per scrivere qualcosa su Parigi. Sì, credo di dover cambiare lavoro o ottica. Da sempre sostengo che una sfilata non si giudica dal proprio gusto personale, ma rispetto alla tradizione e filosofia dello stilista, per esempio non ii metterei un Margela manco morta, ma indubbiamente le intuizioni sono geniali. Fatto questo cappello introduttivo la mia difficoltà di oggi è, cercare di capire il filone di tutti. Incompresi loro o incomprendente io..
Raf Simons fa la sua prima stagione di pret-a-porter da Dior. Ecco per me sarebbe già finita la frase. No? Devo dire altro, bene che dire? Mi manca Galliano, ecco l’ho detto. Quello che ho visto ieri mi è sembrata la prosecuzione della passerella della stagione scorsa di Jil Sander..no? Le gonne balloon erano le stesse, la compostezza delle bluse anche, la differenza è che Simons ha cercato di modificare il tailleur Bar andando a cercare proporzioni più corte. Che vi devo dire? Dell’essenza di Dior non c’è nulla, se Galliano aveva oscurato lo spirito della maison, Simons sembra non conoscerlo proprio….mah…sono davvero interdetta ma aspettiamo alla prossima fw per dare tempo a questo artista di calarsi meglio nei panni. Io continuo a nutrire i miei dubbi…
Hussei Chalayan altro artista della moda di concetto, usa teli piegati e ripiegati sovrapposti, che danno vita ad abiti essenziali la cui finalità primaria è una maniacale attenzione alle proporzioni. Il filo di palladio che usa  lo stilista gli permette di ottenere un effetto sostenuto ma non rigido.
Mugler dice di aver pensato ad una donna cool e urbana, una donna con un senso chic e impavido della vita. Credo di non essere ne chic ne impavida …
Owens manda teli informi che prendono le forme  e si sviluppano asseconda delle suggestioni, per lui non esiste il concetto di abito da giorno o abito da sera sono solo sensazioni del momento.  Ci sono cose interessanti altre sinceramente molto meno, questo prendere la moda al momento non sempre risulta pratico ed attinente a chi la deve indossare.  I grandi giornalisti hanno messo a confronto Owens, Balmain interpretato da Rousteing, e la Demeulemeester, come tre modi di interpretare un nuovo stile contemporaneo, modi opposti ed osservati ognuno dalla propria scuola di pensiero. Mah…è da questa riflessione che mi sono iniziata a porre il problema che forse sto iniziando a perdere colpi….Owens non mi suscita mai un’emozione a pagarla oro, Balmain mi è piaciuto nelle ultime due stagioni ma anche quest’anno con la riproposta degli anni ’80 l’ho trovato ripetitivo, la Demeulemeester (una delle sei di Anversa) la sua moda destrutturata, decostruita, ridota ai minimi termini mi fa tristezza, e che vi devo dire mi fa così, quindi tutta la discussione che ne è sorta dagli addetti ai lavori la trovo assurda. Gli editoriali sui giornali di mezzo mondo care le mie amiche simpatizzanti della moda li fanno sapete chi??  PRADA, DOLCE & GABBANA, MARNI, ARMANI, VALENTINO…insomma si sbattono tanto ma alla fine il pubblico sulle riviste patinate vuole vedere il prodotto italiano ed io non posso che esserne felice….
Domani il debutto da YSL  di Slimane che ha preso il posto di Pilati….e vedremo anche qui se non avremo rimpianti …… io oggi già ne ho avuti diversi…diceva nonna era meglio quando era peggio…





A DOMANI!!!

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