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La cialtroneria

martedì 25 settembre 2012

DONNE COLLABORATE!

Ieri ho avuto una conversazione telefonica con una mia amica, Isabella (www.silkgiftmilan.com
ed io ci siamo dette tante cose, da donne intelligenti che voglio confrontarsi, parlare davvero, di attualità, lavoro, dinamiche, tematiche progetti, una conversazione su cui poi ogni tanto torni con la mente perché rifletti.
Su una cosa  abbiamo convenuto, come sono certa lo avrete fatto tante volte anche voi con le vostre amiche, cioè che le donne non sanno fare fronte unito. Non sanno COLLABORARE.
Questo è un grosso problema per il tempo in cui viviamo e per i risultati che vorremmo ottenere.. siamo penalizzate, non riusciamo a fare “spogliatoio”. Le donne soffrono i successi di un’altra, invece di partecipare, di remare a favore di un progetto, fanno di tutto per fugare obiettivi e risultati. Se hai affianco in ufficio una che pensa di essere più brava di te non ti darà tregua finche non ti avrà fatto fuori.  Se sei una libera professionista una donna qualsiasi, che non sa nulla del tuo lavoro, dirà che non sei brava. Se ricopri un ruolo di potere ti diranno che sei una stronza, se chiedi collaborazione da freelance non avrai appoggio da nessuno se non da uomini. Ma ragazze? Ma che ci prende? Quale meccanismo si insedia nella mente di alcune che si comportano in questo modo? Ma perché vedono tutte nemiche? È un problema di inferiorità? Di rabbia? Di inadeguatezza? Di simpatia? Una di queste  è sicuro la motivazione, ma se sei certa dei tuoi mezzi  non intralci il lavoro delle altre, vai per la tua strada affinando le tue competenze con quelle delle altre. Poi fate caso: chi sono quelle che mietono sempre zizzania? Quelle che non arrivano alla misura, allora la abbassano e ti costringono a fare passi indietro, sono quelle che intellettivamente non tengono il passo, tanto da non intuire qualsiasi mente brillante possa capitare loro davanti, il modo che hanno per combattere tutto questo è denigrare, intralciare, spettegolare,  dubitare, minacciare…..tutti verbi con accezione negativa…bella roba! Questa competizione intestina non ci aiuterà mai a fare davvero dei passi in avanti in una società maschilista. Se non ci crediamo noi per prime che l’unione fa la forza, quando convinceremo gli uomini che davvero siamo, se non più brave, ma almeno brave quanto loro? Ma possibile che giriamo sempre sulla stessa chiave dell’invidia? Ma invidiose di che? I risultati veri, concreti si ottengono insieme, non c’è nessuno che abbia portato avanti un’impresa da sola soprattutto se ideologica, e dove vai da sola a fare il teodoforo di Olimpiadi scombiante??
Dobbiamo unirci, non farci la guerra delle oche. Le oche lasciamole spogliarsi in TV, noi che vogliamo fare qualcosa di buono, dobbiamo farlo insieme! Le idee sul tavolo e collaborazione, io aiuto te tu aiuti me, e andiamo avanti perché due teste sono meglio di una, ma senza l’assillo di guardarsi alle spalle. Non è giusto lavorare pensando di avere Giuda nel tuo staff, le Giuda quanta strada penseranno di fare se quello è il loro modo di relazionarsi sempre? Perché sapete, un grosso difetto delle donne è la memoria, le donne si ricordano tutto, soprattutto se fai loro uno sgarbo; e sgarbo di qua e sgarbo di là alla fine rimani sola. Cosa hai guadagnato? Un mare di nemiche che non ti rendono partecipe del piacere di essere donna. E che messaggio diamo agli uomini poi? Che dove ci sono quattro o cinque donne ci sarà sicuro la guerra perché non sappiamo convivere?  Vogliamo dar loro ragione? Possbile che non riusciamo ad essere così intelligenti da capire questo?  La competizione rende isole in mezzo al mare, e con una esile autonomia di sopravvivenza. Forse se avessimo giocato a pallone da piccole magari avremo capito lo spirito camerata dello spogliatoio, e oggi avremmo già fatto passi da giganti rispetto agli uomini.. ma si può sempre iniziare da ora, tutte ad un corso di calcio ad imparare che SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA!

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A DOMANI!

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