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La cialtroneria

giovedì 2 agosto 2012

DILLO...

Avete letto il mio libro? No? Se non lo avete ancora fatto vi dico intanto che fra i vari contenuti insisto molto sui rapporti di coppia, voi come state andando?
Mi trovo spesso ad ascoltare amiche, conoscenti, che mi parlano del loro amore che non c’è più, e dell’insensatezza di portare avanti rapporti che non hanno più alcuna linfa per cui si possano definire vivi. Matrimoni mummificati riposti in sarcofagi di apparenze.
La mia domanda è sempre la stessa. Ma c’è l’amore vero? C’è un sentimento che riesce a superare il tempo, i problemi, le intemperie, trasformandosi dalla passione ed assumendo le sembianze di un sentimento radicato scalzabile? A guardarmi intorno tutto concorrerebbe a dire che non esiste l’amore. O meglio, esiste per un po’ poi diventa noia, routine, accomodamento, sedentarietà, ABITUDINE. Triste è? Sapete però cosa mi spaventa di più, l’incapacità, quando ce se ne accorge, di uscire dall’empasse prendendo una risoluzione che sia in un verso o nell’altro. Non se ne esce. Si rimane ancorati a quelle immaginarie catene le cui maglie sono, retaggio, pregiudizi, situazione economica, paura, ipocrisia; queste componenti impedisco di prende una decisione che possa giovare alla propria vita affettiva in modo definitivo. Altra componente che gioca a sfavore è l’incapacità dell’altro quasi sempre ammettere che è finita, non si sa perché l’altro creda sempre che è tutto momentaneo, passeggero: “si adesso ha un periodo così, ma poi passa, torna tutto a posto”. Ma cosa significa il tornare a posto? Significa continuare a fare finta che tutto va bene, vivendo di artifici? Pur di salvare le apparenze mortifichiamo l’anima. Vedo tanti rapporti plastici, senza uno slancio di verità, è un peccato. Perché a forza di recitare, si rischia di non capire più chi eravamo noi prima di calarci nella parte. Lanciamo messaggi fuorvianti, messaggi sbagliati, il disagio va manifestato e se c’è un problema va affrontato, dichiarato, risolto. Difficile? Lo so, ho già dato da questo punto di vista, ma che leggerezza quando ti togli la maschera e ritorni ad essere TE!
Questo fraseggio emblematico è tratto dal libro della Mazzantini “Nessuno si salva da solo”
-dillo. –cosa? – dì che non mi ami più. Dillo adesso che siamo in pace..così me lo faccio scendere.
-non ti amo più Gaetano. – dillo anche tu. –io non lo posso dire. –dillo. -Non ti amo più Delia. –lo vedi…lo possiamo dire.

Ecco la gallery….




A DOMANI!!

1 commento:

  1. la verità,anche quella più disarmante,è la cosa più bella che sia, perchè è pura luce senza ombre!bellissimo post!come sempre un ottimo spunto di riflessione!

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