Sono iniziate le sfilate Alta Moda a Parigi, e come al solito iniziano le polemiche, perché nella moda tutto fa contrario a tutto.
Fatta questa precisazione, vi dico quello che ho visto io e chi è davvero piaciuto.
La più attesa fra le sfilate era quella di Dior, dove un oriundo Raf Simons migrato da Jil Sander, inizia una nuova avventura in questa storica ed iconica maison, raccogliendo il fardello di Jon Galliano. Sapevate la mia titubanza, ma sono rimasta affascinata da questo riconquistato Dior, che per certi versi sembra proprio monsieur Christian. La vita di vespa, la lunghezza delle gonne le linee corolla e tulipano, fanno pensare davvero al Dior prima maniera con un grande adeguamento al tempo, al moderno,al contemporaneo. Tessuti meravigliosi e tagli decisi, non lasciano più spazio a fronzoli e metri di stoffa, come eravamo abituati con Dior Secondo Galliano. Si cambia registro, ma nel rispetto del grande coutourier, la scelta di Simons ad ora si è rivelata vincente e adeguata allo spirito che Dior vuole ritrovare. Grande Alta Moda.
Altra sfilata bellissima quella di Giambattista Valli. Valli è alla terza esperienza nell’alta moda e la formazione avuta da Ungaro, in alcuni passaggi è davvero evidente. Il tema della sfilata sono stati i fiori, Vogue Paris lo ha definito un giardino onirico: fiori stampati, applicati e simulati in ogni abito con gusto magistrale. Ogni modella aveva accessori sopra alle righe, fra retine e farfalle, collane come foglie, collier sorprendenti, tutto una grande sorpresa. Fiori tridimensionali, in seta, chiffon, organza, rendo femminili ed affascinanti le donne di questo grande artista, che ha per loro una dedizione unica, quella di volerle far sentire eteree, sensuali, donne uniche.Anche questa stagione è arrivato a questo scopo in modo pieno, appagante, una sfilata; un tripudio alla femminilità.
A domani con Chanel!
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