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La cialtroneria

martedì 16 aprile 2019

ALLURE

L’allure è ciò che ti distingue da tutto e tutti. È un alone che tuo malgrado emani anche se porti una tuta sudata e un jeans immondo. È una fascinazione misteriosa che alcuni riescono a provocare sugli altri a prescindere dal sesso o dall’ estrazione sociale. L’allure è tuo malgrado, perché è un fare dal quale non ci si stacca mai, è parte dell’essere, è una forma di moderna signorilità, è un modo di porsi, è una gestualità, un tono di voce, un incedere certo, una andatura elegante, è un modo di essere, fa parte di te: SEI TU. L’allure è un dono non replicabile, perché innato, e perché riesce ad interpretare una visione personale della vita che spesso nasce da una grande passione che diventa attitudine. L’allure è una perfetta fusione e alchimia fra sorriso, postura, tono di voce, e personalità. È una personalità prismatica capace di illuminare una stanza. L’allure ha anche a che fare con il sensus vagus, cioè la consapevolezza e la padronanza del corpo, il portamento che ti colloca correttamente e pienamente nell’ambito in cui ti trovi. L’allure è un’aurea che tutti notano, è un altro passo, non è narcisismo, è una dote dell’anima. Una sottile vanità che non infastidisce, ma conquista, una civetteria silenziosa che non morde la coda delle altre donne. Personalmente definirei l’allure come un soft power, un glam-factor essenziale per lasciare un segno di unicità, la donna che è piena di allure non è volgare, non è troppo timida, non è insicura, è in un certo senso lontana e vicina nel contempo ad una realtà che forgia al suo essere. L’allure dunque è un potere immenso che ti pone al centro di un sistema senza che tu abbia fatto il minimo sforzo, è un soffio. Il punto è poi saperlo sfruttare, ma questo è un altro discorso

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