Post in evidenza

La cialtroneria

martedì 5 febbraio 2013

PASSIONE

Buon giorno!!!
Scusate l’assenza, ho avuto problemi di collegamento … non di testa, lì sono sempre piuttosto scollegata, ma problemi di connessione ad Internet … ora forse funziono … non io ovviamente … ma la rete. Le mie connessioni mentali fanno statuto a modo loro. O  funzionano troppo o per niente. Ho sempre un problema di equilibrio fra il troppo ed il poco. Passo dall’indifferenza alla passione, dall’interesse all’apatia, dal bianco al nero, dal tutto al niente, da nord a sud, da lunghissimo a cortissimo, da caldo … a caldo perché il freddo lo odio e basta. Comunque non riesco a darmi mezze misure, non riesco  a ponderare quelle vie di mezzo che ti permetterebbero di vivere così bene e tranquilla da non farti rogare con te stessa tutto il giorno. Ecco io la via di mezzo non ce l’ho, o tutto o niente. Se una cosa la devo avere parzialmente o marginalmente non mi interessa devo vivere di passioni, oppure passo. Non riesco ad avere il distacco necessario per osservare una cosa senza coinvolgermi. Vivo di passioni, quante ne ho? Tante, e sentendomi parlare di ciò che amo capireste che quando una cosa mi prende, mi possiede, e mi investe, divento quello che mi interessa forse anche un po’ somaticamente. Sì somatizzo i miei interessi. Non c’è bisogno che vi dica quindi che dall’entusiasmo passo velocemente alle aspettative che nutro verso me stessa sempre altissime; non mi concedo mai nulla, non mi do mai nessun abbuono, mi specchio e mi rimprovero per tutto quello che non sono riuscita a fare o per quello che secondo me ho fatto male. Campo male. Ammazza quanto. Ma chi mi cambia? Niente e nessuno, è così. Amo di pancia, Proust, Beethoven, Flaubert, Mozart, i miei figli, Canova, Monet, queste cose sono come il sangue che mi scorre dentro.. mi accelerano il battito o me lo calmano, comunque mi provocano una reazione, non le posso controllare, vanno violente verso una soddisfazione morbosa. Voi non sapete che fatica, questo mio modo di essere, mi esaurisce le energie, perché davvero sento lo sforzo fisico, lo sforzo di convivere con una testa bulimica che brucia e arde di passioni. Mi dicono: sei una persona terribilmente interessante. Sì? Ma che fatica! Che sforzo, che impegno, che sforzo non trovare un attimo di calma verso me stessa. Poi però mi dico che se così non fosse non sarei più io, non mi riconoscerei più specchiandomi. Penserei ad uno scambio di persona, allora? Andiamo bene ognuno con la nostra natura che è l’unica con cui potremmo convivere e l’unica che ci identifica pienamente.
Ad ognuno il suo.
Dice Flaubert: La follia è il dubbio della ragione, e forse la ragione stessa lo prova. Siamo tutti un po’ folli…il punto è avere l’intelligenza di riconoscerlo! Ciao a tutti!

Nessun commento:

Posta un commento