Post in evidenza

La cialtroneria

domenica 25 novembre 2012

COSì E' SE VI PARE

Ci sono istanti, giorni, periodi, in cui un sentimento di inadeguatezza ci pervade senza comprenderne la natura. Non parlo dell’inadeguatezza degli insicuri, dei timidi, di coloro che per natura vorrebbero sempre fare un passo indietro; parlo di insicurezze di concetto, che indistintamente ci possono  cogliere  tutti in modalità random. Di vere certezze nella vita ne abbiamo solo due … l’inizio e la fine, il resto, tutto quello che riempirà lo spazio vuoto, ma che necessariamente in qualche modo si dovrà rivelare, è un’incognita. Nell’ignoranza del domani, dell’istante, dell’ imprevisto, tutti diventiamo vulnerabili, timorosi, scoperti.  L’incognita senza risposta, e senza possibilità di calcolo, cui ti mette di fronte la vita, a volte, ti lascia con sentimenti di perplessità … una scelta giusta, una cosa da dire o da tacere, una relazione da continuare o troncare, un lavoro da fare o non fare, l’educazione da impartire ai figli … tutte grandi incognite, senza possibilità di previsione, solo sperimentazione, e nella sperimentazione affiora il disagio, l’inadeguatezza di pensare di aver intrapreso un percorso che non siamo sicuri di saper portare a termine. Quel famoso coraggio o cuore impavido che dovrebbe accompagnarci, nei momenti topici, si fa evanescente, e la paura prende il sopravvento: la paura genera il sentimento di inadeguatezza, cioè di non riuscire a coprire completamente la misura che ci viene richiesta da una situazione, di qui il disagio di non essere idonei ad affrontare una certa situazione. La vita ci richiede dunque una grande versatilità, la capacità di essere una sorta di gomma che si allunga, si accorcia, prende la forma richiesta, a mio avviso, è una delle più grandi doti che si possano trovare in un individuo. L’inadeguatezza si fuga grazie alla capacità di adeguamento ai cambiamenti, Darwin disse: “Non è la specie più forte che sopravvive, ne la più intelligente, ma quella più ricettiva ai cambiamenti.” Metaforicamente, per affrontare la vita brillantemente, dovremmo essere costituiti da uno di quei materiali di nuova generazione che sanno reagire a qualsiasi evento termico e meccanico in modo resistente … ma siamo umani, e la variabile sentimentale cui siamo sottoposti è l’ago vero della bilancia, squilibri enzimatici, umorali, e psicologici dicono la loro, intessuti nel retaggio culturale e familiare, creano l’individuo che non sempre è all’altezza dalla situazione, e a volte è pavido, meschino, vile … inadeguato … materiale umano in qualche frangente scadente in altre eccellente.. così è se vi pare.

GALLERY




A DOMANI!

Nessun commento:

Posta un commento