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La cialtroneria

venerdì 19 ottobre 2012

E' UNA QUESTIONE DI PUPILLE

Ieri è stato un pomeriggio molto bello, interessante. Sono venute a trovarmi Fiorella e Patrizia, due donne adulte, mamme, piene di entusiasmo ed interesse per la vita. Entusiasmo che non viene da una constatazione superficiale, ma da una ponderata analisi di ciò che le interessa e diventa parte integrante della loro vita. Sono piene di interessi: la pittura, il teatro, la musica, la lettura.  Interessi che le portano a conoscere altre donne con cui confrontarsi. Quando le donne hanno qualcosa da dirsi davvero, se lo dicono con gli occhi, poi con la bocca. Le vere intese, nascono dagli sguardi. Se non trovi uno sguardo corrispondente al tuo, significa che con quella donna non avrai mai una vera comunicazione immediata. Capirsi con qualcuno non è sempre conoscersi da una vita, anzi qualcuno ci conosce da una vita e non ha capito nulla della nostra anima, poi magari arriva una perfetta sconosciuta e comprende perfettamente chi siamo. Come mai? È un assetto mentale, se sei collocata in un cielo diverso delle tue conoscenti/amiche,  c’è la frequentazione, che non sempre si trasforma in intimità emotiva. Non ci sono persone con cui non siete mai andate oltre una cena, i cui contenuti erano superficiali e generici? Nulla di male, ci vuole anche questo, ma probabilmente altro non avreste avuto da dirvi. Ognuno di noi ha un individuo corrispondente da qualche parte, che non  è sempre e solo un uomo è …no, no, abbiamo bisogo anche di trovare questa intesa con una donna, che abbia un tracciato mentale simile al nostro, e  sia capace di comprendere il tenore di quello che le diciamo e lo spiritto con cui lo esprimiamo. Ci sono donne a cui non si può dire nulla, perché o lo sbandierano ai quattro venti, o ti giudicano aspramente mentre stai esponendo un pensiero…lungi da me frequentarle, non capiscono che l’intimità è nella “confessione”, nella “confidenza”, e quella è sacra, come fosse sacerdotale. Le amicizie si sfasciano perché si trattano i famosi dati sensibili, con troppa superficialità, è già complicato aprirsi, se poi quella che hai davanti non capisce che ciò che le stai esponendo non è un’informazione logistica, ma un sentimento, è tutto sbagliato, interlocutori sballati, e rapporti scoppiati. Lo sguardo corrispondente, l’occhio deve essere vivo, interessato, brillante, come quando scocca un amore, non si può avere un occhio innamorato solo per un uomo, è deludente, bisogna averlo per le nostre amiche, per la vita, per i figli, per gli interessi… è una questione di pupille…
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A DOMANI!

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