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La cialtroneria

domenica 22 aprile 2012

EARTH DAY

È domenica, ed oggi è la giornata della terra “Earth Day”. Tante le iniziative in giro per il mondo e per l’Italia, dei comuni che hanno aderito con manifestazioni varie, alla giornata mondiale in onore di madre terra. La terra di cui aver cura e rispetto che in questo momento sta soffrendo le violenze che le stiamo facendo. Si parla di sostenibilità., ma solo sussurrando il termine,  senza davvero essere convinti di voler cambiare rotta radicalmente, così da darle respiro, tempo di riprendersi da emissioni, scarichi, inquinamenti di varia natura che le riversiamo quotidianamente. Anche la moda dice di voler diventare sostenibile, cercando produzioni a costo zero, incrementando l’uso di materie riciclabili, e coinvolgendo i paesi del terzo mondo con il loro lavoro artigiano….parole..parole parole solo parole, parole per noi  diceva Mina. Dalle parole bisogna passare ai fatti quelli veri, quelli che permetteranno alla generazione dei nostri figli di poter salvaguardare il patrimonio più grande dell’universo: il nostro ecosistema. Non è dicendo: “questo pezzo è mio e questo è tuo” che potremo risolvere il problema, ma solo essendo convinti che è di tutti e per tutti,  potremmo fare davvero qualcosa di buono. Vi metto un brano tratto dal mio libro naomit72@ dal titolo TERRA:
abbiamo fatto le bandiere, piantato fil di ferro, cucito divise per riconoscere da che parte stai, e  dato l’ostracismo a chi una terra non l’aveva più, come fosse stato egli stesso causa della sua natalità.
Siamo tutte anime erranti, non si sa che andiamo cercando, invece di cercare l’identità dell’essere, cerchiamo l’identità del popolo, uno fra tanti ma nel mucchio. È un ritrovamento più semplice quello, il mucchio si vede, l’io è nascosto.
Ma uno su uno e con cognizione no? No, tutti e insieme!
Dopo aver stabilito la collocazione esatta della nascita: con latitudine, longitudine, e gradi precisi sui meridiani, a cosa dovrebbe eleggerci questo sacro suolo?
Non stiamo fermi cercando di capire chi siamo (e dire che ne avremmo tanto bisogno), stiamo fermi per difendere il posto(il gioco dei quattro cantoni). È come al cinema, disseminiamo le sedie di effetti personali per vantare una poltrona. Così col terreno: si erigono case, monumenti, palazzi, per dire qui ci sto io, sono arrivato prima. E tientelo ‘sto posto, ma chi lo vuole! Vuoi la terra? E pigliati pure quella! Mangiatela pure così stai zitto, spalmatela addosso e rotolatici dentro se ti fa sentire meglio. Vedi se dopo tutto questo battesimo di suolo ti sei rilassato, e capisci che è SOLO terra.
Non ci appartiene nulla e non apparteniamo a nessuno, nasciamo liberi e ci sottoponiamo volontariamente a tutte le schiavitù conosciute, anzi se possibile ne aggiungiamo altre man mano che nascono altre idee strampalate. Servilismo annichilente.
Qualcuno cerca la sua terra, qualche altro la difende, qualcuno la calpesta, qualche altro la insulta….tutti ne faremo parte integrante………disintegrati sotto un suolo che un altro reclamerà come SUO!

a domani!

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