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La cialtroneria

giovedì 27 dicembre 2012

DESIDERIO

Sono curiosa, curiosa come una scimmia. Credo di avere anche un po’ lo stesso sguardo ebetito quando mi avvicino ed appresto a qualcosa di nuovo da studiare, da cui sono affascinata. La mia curiosità non è volta ai fatti, i fatti non mi interessano, la logistica la lascio alle aziende di trasporti, quello che mi interessa sono i CONCETTI. Mi perdo dietro ai concetti, mi perdo nel senso che sono ciò che davvero mi appassiona talmente tanto, da farmi perdere il senso del tempo e dello spazio. Ci sono giorni in cui non metto il naso fuori da casa, e l’unica cosa che farei (figli permettendo) è studiare, leggere, capire. Vado da Dante, a Proust, da Kant, a Dostoevskij, senza passare dal via. Quando mi sottopongo a questa bulimia concettuale arrivo alla sera esausta, ma felice, il processo non è diverso da chi studia per un esame, il sapere non è fine a se stesso, è mezzo per arrivare ad un gradino più alto di consapevolezza e conoscenza. La sete di conoscenza che coglie tutti coloro che si pongono domande e vanno cercando risposte, serve a colmare il desiderio di comprensione.
Desiderio: de- (il moto dall’alto in basso) sidera (astri), l’etimologia del termine riporta all’idea di chiedere auspici al cielo, e quando il cielo coperto dalle nubi non fa vedere le sue stelle, non si possono compiere i riti divinatori legati gli astri, alle stelle, quindi in questa circostanza gli aruspici non potevano interpellare gli dei: avevano un desiderio.
Dunque desiderio, è il sentimento che nasce quando sono assenti le stelle, cioè quando quello che potrebbe fornirci una risposta si cela, il bisogno di ricollegarsi agli astri per essere un intero, dall’alto in basso, l’uomo e le stelle, desiderio di scoperta. Avere un desiderio non è altro che la necessità di colmare un bisogno intimo di completezza, per sentirci interi abbiamo bisogno di ciò che sollecita il nostro desiderio, potrebbe essere dunque: cultura, amore, giustizia, libertà, mezzi, ognuno chiede ciò che serve alla risoluzione della propria esistenza, ognuno consulta le proprie stelle attingendo del proprio desiderio, ma comunque tutti abbiamo dei desideri. Ora che la società ci metta davanti desideri fittizi è un fatto: la macchina, la borsa, il divano … ma immaginate gli aruspici andare ad importunare gli astri per una borsa nuova.. non ci sta. Il concetto è molto più alto; “per aspera sic itur ad astra” dicevano i latini “attraverso le asperità delle stelle” o meglio la via che porta alle cose alte è irta di ostacoli, dunque un vero desiderio si ottiene con fatica, altrimenti non è alto, non ne vale la pena.
Allora cosa vale la pena? La cultura di sicuro, la giustizia di sicuro, l’amore assolutamente si, la saggezza… la virtù..
E voi cosa aggiungereste al desiderio per cui valga la pena??? Scrivetemi sono curiosa di aggiungere alla lista i vostri desideri!!!
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