Ma quante fascine avrà messo su l’apprendista nuovo del Padreterno? Con questi riscaldamenti a tutto rischiamo di liquefarci. Secondo me ha un problema di taratura con il termostato, è nuovo il bottegaio, e non ha il manico sensibile fra troppo e troppo poco. L’altro giorno morivo di freddo, oggi non respiro, boccheggio, quando è così caldo non mi funziona neanche la testa. Cerca nei meandri delle pieghe una qualche informazione da usare e sviluppare ma non ce la fa. Mi devo arrendere alla pigrizia oggi. Ma siccome non vi posso lasciare così senza aver detto nulla, vi metto un passaggio meraviglioso di Proust tratto da “La Parte di Swann”.
“ma, anche considerando la cose più insignificanti della vita, noi non siamo che un insieme materialmente costruito, identico per tutti, e da ciascuno non ha che da prendere visione come un capitolato d’appalto di testamento; la nostra personalità sociale è una creazione del pensiero altrui. Anche l’atto così elementare che chiamiamo:”vedere una persona che conosciamo”, è in parte, un atto intellettuale. Riempiamo l’apparenza fisica dell’essere che vediamo con tutte le nozioni che possediamo sul suo conto, e nell’immagine totale che ci rappresentiamo, queste nozioni hanno certamente la parte più considerevole.”
In pratica siamo schiavi delle apparenze!
A domani!
Ma come con questo caldo si riesce a malapena a organizzare le minime funzioni essenziali per la sopravvivenza,che sono tutte esclusivamente materiali e assolutamente non cerebrali, e tu ci spari addosso Proust così?? Riproponimelo a settembre o comunque sotto i 25° C..grazie...
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