Stamane ero alle poste per spedire un mio libro, prima di me c’era un ragazzo dall’aria nervosa, che in un batter d’occhio ha inveito contro la povera addetta, semplicemente perché gli aveva chiesto un documento di identità, di cui lui era sprovvisto, necessario per il ritiro di una raccomandata.
Non capiva a cosa servisse quella burocrazia, una volta tanto che una legge è giusta la gente non ne comprende l’utilità. Ma con chi ce l’aveva veramente quel ragazzo? Con l’impiegata? Era la prima volta che la vedeva. Con il sistema? Chiunque dovrebbe sempre portare con sé un documento d’identità in una società civile. Con il contenuto della sua raccomandata? Forse. L’insicurezza del contenuto o la certezza del contenuto lo rendevano nervoso, e vulnerabile a qualunque, anche minima, provocazione.
La gente è nervosa, rabbiosa, irosa, prevenuta. È il sistema che ha generato nei più un cattivo carattere, il cui humus probabilmente era già nascosto nel terreno dell’anima.
Comunque è innegabile che lo stress davanti al quale ci pone ogni giorno il sistema, che avanza come un carro impazzito in corsa, non lascia il tempo di pensare, ne a reazioni consone, ne a risposte sensate.
A volte mi accorgo che gli individui rispondono a caso, senza aver ben capito la portata della domanda, danno risposte assonanti.
Andiamo avanti a comunicare, come facendo un gioco che mi divertiva tanto da piccola.
Uno diceva una parola e l’altro doveva rispondere con un termine affine, tipo:
TERRA-PIANTA-FOGLIA-VERDE-BANDIERA-ITALIA-POLITICI-LADRI….
Questo è quello che accade ora, qualcuno dice una cosa limpida, innocente: TERRA, e quello che sta di fronte alla fine capisce LADRO, perché non ha compreso la progressione del discorso, e del perché si è arrivati all’ultimo lemma.
In sintesi, siamo una società di distratti, quindi non attenti ai discorsi e pronti a salta a conclusioni errate.
Di chi è il problema dunque? È nostro che non riusciamo più a concentrarci, ad ascoltare, a filtrare un discorso per prenderne il buono e trarre la conclusione appropriata, non quella sconclusionata.
Distratti dal sistema che fa troppo rumore e che impedisce la concentrazione, perdiamo informazioni importanti, fondamentali, vitali per rapporti interpersonali non buoni ma decenti, e che almeno siano il deterrente nei confronti di chi ,della nostra distrazione, non ha nessuna responsabilità.
A domani
La galleria fotografica di oggi delle pre-collezioni: Zac Posen
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