paris

ieri è stata la volta di givency. tisci manda in passerella una donna seria, senza licenze se non per la sera dove compaiono abiti sottoveste dedicati solo ad un momento speciale della giornata. per il resto austerità sia di tagli che di colori. una collezione diversa per il nostro italiano che impone una donna apparentemente senza cedimenti se non fosse per quelle puntate di rosso richiamando il DNA di givency che ha nella genesi una femminilità unica. bravo!

poi è stata la volta di comme des ganconne... e qui se pensate di aver visto tutto vi sbagliate. sperimentazioni e tagli al limite del possibile sono stati il mantra di tutta la collezione.
chi li indosserà? nessuno forse, ma tutti poi ne trarranno ispirazione, semplificando i tagli e imitandone i colori. è così qualcuno sperimenta e qualche altro poi adegua...la moda con i suoi corsi e ricorsi..

a domani!