Post in evidenza

La cialtroneria

mercoledì 2 gennaio 2013

CAMBIERA'

È iniziato. Iniziato un nuovo anno … dispari, e non bisesto, meno funesto? L’animo umano è infinitamente ottimista, per fortuna.
Anche se va tutto male, cerchiamo la luce, la speranza, lo scorcio che possa portarci ad un sollievo. Ci si augura sempre che qualcosa CAMBIERA’… “vedrai che cambierà - vedrai che cambierà tutto cambierà” cantava Neffa.
Cosa vogliamo che cambi? Quello che non ci piace, ovvio. Ma cosa non ci piace? L’andamento della società, o quello della nostra vita? O entrambe le cose? La società non piace a nessuno, nonostante siamo noi a comporla, non piace a nessuno. È una contraddizione in termini no? Tutti scontenti e tutti impotenti apparentemente.
Più spesso è la nostra vita a non piacerci, e lì davvero siamo i soli responsabili, non si può imputare nulla a terzi.
La società composta di persone non piace, la vita privata delle singole persone, non piace, le persone hanno un problema, non si piacciono, non c’è santo.
Non sanno trasformare il cambiamento cui aspirano, in vita reale, riescono solo a farsi: TANTI AUGURI. Se i protagonisti della vita e della società siamo noi (quelli che sono al cimitero non li possiamo chiamare in causa visto che il mondo è dei vivi), e siamo tutti scontenti, è evidente che il male alla radice siamo noi, tutti responsabili allo stesso modo sapete. Non andiamo subito facendo le scremature, tu si io no, o per una omissione o per un difetto, è evidente che tutti abbiamo le nostre responsabilità. Quando poi davanti allo specchio, quello della mattina senza trucchi e senza inganni, ci facciamo un esame di coscienza a porta chiusa, lì trapelano anche le responsabilità individuali rispetto al perché la propria esistenza va in un modo diverso da quello sperato. Non è sempre colpa degli altri, no, no, più spesso è solo colpa nostra, ma a volerlo ammettere è dura.. allora sono gli altri sempre i responsabili, della cattiva società e della nostra vita insoddisfacente. Se conversi 5 min. con qualcuno riesce a chiamare a responsabilità circa le proprie sciagure  anche un monaco buddista che sta pregando in Tibet e che ignora perfino la sua esistenza: è colpa sua!  Tiè..prega prega ma tanto è colpa tua.
Non c’è speranza, no per qualcuno non c’è speranza, già perché l’ottimismo si deve fondare su una base di speranza altrimenti è solo credulità, quella degli sciocchi.
Fare e farsi auguri di un anno alla grande e condurre una vita meschina è una contraddizione irrisolvibile. Non ne sci vivo, come fai? L’ottimismo del futuro luminoso deve venire dal progetto di voler modificare davvero qualcosa nella propria vita che porterà un cambiamento. Io modifico, tu modifichi egli modifica, noi modifichiamo, voi modificate, essi modificano, ecco il verbo della società nuova: cambiare tutti qualcosa.. solo così gli auguri possono essere veri e fondati sul progetto di voler migliorare davvero l’anno che verrà, il giorno che sarà, l’ora che passerà.
Buon 2013!






A DOMANI!

Nessun commento:

Posta un commento