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La cialtroneria

giovedì 26 aprile 2012

LA MODA

L’altro giorno ho comperato e letto tutto d’un fiato “Para Comprender la Moda” di Pedro Rodriguez. Rodriguez è considerato il padre della moda spagnola, grande amico di Balenciaga, fu un grande creatore, cui sono riconosciuti grandi meriti. Il maestro si cimentò nel 1945 nella stesura di questo breve trattato scritto benissimo e con delle informazioni interessanti, quanto utili. Una prima cosa mi alleggerisce dalla responsabilità che mi sono presa da quando ho pubblicato il libro, Rodriguez sostiene le stesse tesi che illustro io a distanza di sessant’anni. Evviva la moda e l’eleganza hanno precetti non discutibili, un sollievo.
Rodriguez sostiene che la moda è un linguaggio universale perché volenti o nolenti tutti ci sottoponiamo nostro malgrado ai dettami dell’epoca in cui viviamo. Nessuno a parte nel periodo di Carnevale si vestirebbe di pelli, o nessuno da greco, o romano, obbediamo ai codici del tempo sia che siamo semplici fruitori, o grandi esperti.
“Nella nostra coscienza dobbiamo riconoscere che la Moda, con i suoi capricci, riesce a rinnovare il fascino della donna”. Questa è la spiegazione che dà il grande sarto al perché ognuna di noi anche se in dosi minime, presta attenzione al proprio aspetto. Ma spiega anche che la moda o meglio chi la crea, ha bisogno comunque di una cosa fondamentale per crescere sino alla perfezione,cioè delle consumatrici attente ed informate: “Il vascello della moda è rimasto ancorato alla Senna per più di un secolo non soltanto per l’eccellenza dei suoi ammiragli e capitani….senza un gruppo non molto nutrito, ma assai deciso, di signore dotate di una misteriosa autorità che le eleva ad arbitri d’eleganza, senza il loro senso della perfezione, senza il loro senso della realtà, senza la loro audacia, la Moda parigina non sarebbe ciò che è.. un atelier di alta moda con direttore, disegnatori, addette alle prove e venditrici, può essere creato ovunque…ma non è possibile improvvisare una tradizione di arte eleganza, un’atmosfera di raffinatezza e di intelligenza. E senza tali requisiti anche la migliore squadra di disegnatori rischia di perdersi”
La moda è cresciuta di livello grazie alle consumatrici esigenti che hanno fatto raffinare gli stessi couturier. Interessante, dunque, alla base della moda c’è il soddisfare le esigenze di donne il cui gusto spiccato detterà legge per estensione ad una generazione.
Rodriguez unanimemente a me, sostiene che con il senso dell’eleganza si nasce! E altra cosa interessante di solito non è attribuita della giovinezza ma della maturità! Amen!
Inoltre come sostengo io da sempre: ognuna deve avere il proprio stile! il libro dice : “non dovete essere gregarie della moda, e per essere eleganti dovete essere serene…non chiedere spasmodicamente a tutti cosa va di moda, ma osservare e scegliere ciò che è adatto alla persona, le indecise sono destinate a precedere a rimorchio della moda”, che mazzata!
Un altro consiglio che ho predicato anche io tante volte e Rodriguez ripete è che per essere Elegante una donna deve in primis sapere quali sono i suoi difetti, prima ancora dei suoi pregi e creare un look conseguente. La dissimulazione del difetto vi farà apparire più belle, donandovi quell’armonia che poi viene definita Eleganza.
Per concludere vi cito questa massima che mi è rimasta davvero impressa nella memoria: Eleganza, tra le altre cose, significa giocare pulito!



A domani!  

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