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La cialtroneria

martedì 23 ottobre 2012

DIVAGAZIONI

Buon giorno! Stamane mentre pensavo a cosa scrivere, ho fatto qualche ricerca come sempre, ho letto qualcosa qua e là come sempre, ho guardato delle immagini come sempre. Ogni mattino cerco di radunare nel mie idee, sempre un po’ sparse in giro come i giocattoli per casa dei bambini, per dare vita a qualcosa di sensato. Puntualmente, dopo aver deciso cosa scrivere, metto le mani sulla tastiera e do via ad un pezzo che non è mai quello che avevo pensato. Quando inizio a scrivere la testa va per conto suo e detta parole che non avevo previsto, fortunatamente voi il soggetto non lo sapete mai, altrimenti mi dareste ogni mattina un bel 2, per l’incapacità di rimanere nel tema. Faccio delle divagazioni, sì divago dell’argomento e vado pellegrindo verso discorsi che non mi ero posta, ma che probabilmente la mia coscienza fa affiorare. Il divagare ti permette di esplorare nuovi terreni, nuovi concetti, infondo le grandi scoperte, non sono altro che frutto di una divagazione, cioè la capacità di spostare l’attenzione anche su altro, margine che potrebbe essere ancora più interessante della ricerca stessa prefissata. A volte divagare è una perdita di tempo, ma in altre è la chiave di conoscenza per approfondire temi che la concentrazione ferrea, quasi matematica, oscurerebbero. La divagazione è diversa a mio avviso dalla distrazione. La distrazione è disattenzione, la divagazione è attenzione verso altro. La distrazione, quasi sempre ha un’accezione negativa, i distratti non sono concentrati su nulla, o meglio pongono l’attenzione su concetti da cui sono interessati(quasi sempre gli stessi), ignorando spesso altre questioni cui possono essere sottoposti, mancando così di sensibilità nel riconoscerne l’importanza. Non a caso Pascal dice: “Gli uomini, non avendo potuto guarire la morte, la miseria e l’ignoranza, hanno risolto, per vivere felici, di non pensarci.” La distrazione della sopravvivenza, anche la distrazione dunque ha un suo perchè.
Chi fa disgressioni invece, più banalmente ma necesariamente, rimane nell’ambito del concetto, ma cerca anche altre strade, che possano ricondurre allo stesso tema con sfumature diverse, che a volte non servono, ma in altre ne demarcano la vera differenza, o permettono di fare la vera scoperta, la riflessione. Sono schemi di pensiero diversi, efficaci probabilmente tutti, ma diversi, alcuni più istintivi altri più riflessivi. A me le idee e le parole affiorano dal nulla. Non lo so quale sia il contenitore dentro cui sono custodite, lo ignoro, anzi penso sempre di non averlo proprio, poi però puntualmente qualche cosa viene fuori, a volte delle ciofeche in altre delle cose più sensate, le divagazioni.
Divagando non so più cosa volevo dirvi stamane…facciamo che ve lo dico domani…
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A DOMANI!

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